Volontari oltre l’ostacolo

I giovanissimi volontari del Gruppo Scolette 2.0 – Pro Loco di Serso, che animano con le loro attività la vita della frazione di Serso a Pergine Valsugana, hanno preso a cuore la tradizionale Sagra di San Giorgio con il suo campanò, ponendolo tra gli elementi che fanno vivere una comunità

23 anni in media, amici da una vita, cresciuti all’ombra del campanile della chiesa di San Giorgio.

Sono i ragazzi del Gruppo Scolette 2.0 di Serso, frazione di Pergine Valsugana. L’associazione, nata nel 2018 e divenuta Pro Loco nel 2022, prende il nome dallo storico Gruppo Scolette, che aveva smesso la sua attività da qualche anno.

Questi giovani, accomunati dall’amore per il proprio paese e dall’entusiasmo nel ‘fare qualcosa di bello’, hanno iniziato a scambiarsi idee e opinioni, a girare per Serso, ad ascoltare la comunità, a pianificare… Tutto questo accompagnati da un portafortuna d’eccezione: il drago del patrono San Giorgio, che compare anche nel logo della Pro Loco.

L’attività della Pro Loco  

Il territorio di Serso è il campo d’azione dei ragazzi della Pro Loco.  

Primo significativo progetto: “Sulle tracce del Drago” un colorato percorso che, partendo dalla scuola materna porta le persone in giro per il paese, fino alle storiche vigne del Blanc de Sers. Questo tragitto ha i colori dell’arcobaleno e la poeticità delle frasi scritte dai volontari sulle panchine, riuscendo a trasformare una semplice passeggiata in una caccia al tesoro a cielo aperto.

Altro intervento di abbellimento, la sistemazione della rampa di accesso al cimitero della chiesa di San Giorgio. La stradina era invasa dalle piante e molti cubetti della pavimentazione erano saltati. Il gioco di squadra dei cittadini ha restituito il tutto ripulito e rinnovato alla comunità.  

L’attività a cui questo gruppo di ragazzi tiene di più è la tradizionale Sagra di San Giorgio. Ci dice in proposito Jasmine Donadi, presidente della Pro Loco: “Questa festa è l’unico vero momento di aggregazione di Serso. Noi volontari l’abbiamo ripresa in mano, riproponendola nel 2019 con grande successo”.

La Sagra torna anche quest’anno, dopo 4 anni di stop, il 28-29 e 30 aprile, grazie alla collaborazione dell’ASUC e del Gruppo Alpini di Serso. Oltre al riuscito mix di musica, gastronomia e animazione, la festa sarà arricchita dalla 39° Marcia dei Montesei, camminata non competitiva tra le frazioni di Montesei, Brazzaniga e Serso e dal 1° Trail del Drago, corsa di 14 km per sportivi, tra i boschi di Serso e Viarago.

Le tradizioni si mantengono adattandole allo spirito del tempo. Questo permette di superare qualsiasi tipo di difficoltà“.

Il campanò di San Giorgio

Il cuore più suggestivo e autentico della Sagra di San Giorgio è però il suo campanò.

Una tradizione che si perde nella notte dei tempi. Due campanari accedono al campanile, uno per azionare le campane piccole che danno il tempo e uno per le campane grandi che fanno la melodia; prendono il battacchio e lo spostano a mano per poi batterlo sulla campana.

L’impresa non è semplice perché il batacchio grande pesa 70 kg e deve battere su una campana di 500 kg.

La melodia è forte, si sente a km di distanza.  

“Questa melodia ultracentenaria è specifica di Serso, collegata al nostro patrono. E’ una cifra forte della nostra comunità, e mai e poi mai la vorremmo cambiare. Nessun sistema di riproduzione elettronico riuscirà a riprodurla in questo modo”, ci dice ancora Jasmine Donadi. “Durante il primo anno di pandemia il campanò c’è stato, lo abbiamo voluto per dare un segnale forte di speranza: non tutto è cambiato, questo elemento di normalità c’è ancora”.

Lo scorso anno si è però verificato un intoppo. Le scale di accesso al campanile sono risultate inagibili.

Gli ingegnosi ragazzi della Pro Loco non si sono persi d’animo e hanno portato lo stesso il campanò tra la gente. Su un trattore hanno caricato delle casse acustiche con la registrazione della melodia, che hanno diffuso ad alto volume per tutte le strade del paese.

La gente si affacciava alle finestre, i bimbi rincorrevano il trattore, le vecchiette uscivano sull’uscio con caffè e biscotti.

“Noi andremo sempre avanti” dice Jasmine Donadi. “Non sarà certo un cavillo burocratico o un semplice impedimento fisico a fermarci”.

I giovani volontari della Pro Loco hanno preso una tradizione fortemente radicata nel cuore degli abitanti di Serso e l’hanno rimessa tra le cose significative che fanno vivere una comunità.

Le tradizioni si mantengono adattandole allo spirito del tempo. Questo permette di superare qualsiasi tipo di difficoltà.