Via Claudia Augusta: una strada per l’inclusività

Guardare il territorio con occhi diversi: questo l’insegnamento della Pro Loco Cà Comuna del Meanese, che ha dato vita ad un progetto di valorizzazione dell’antica via romana in un’ottica inclusiva

Dall’Adriatico al Danubio: era questo il percorso tracciato dalla Via Claudia Augusta, la prima strada ad unire l’Europa attraverso le Alpi: questa antica strada romana, infatti, collegava Italia settentrionale, Austria (Tirolo) e Germania (Alta Baviera e Svevia) per oltre 500 chilometri. La sua costruzione cominciò nel 15 a.C. ad opera del generale romano Druso Maggiore, figlio adottivo dell’imperatore Augusto, durante la campagna per la conquista delle Alpi, e completata poi nel 47 d.C. con l’imperatore Claudio.

Nata così a scopo militare per il transito delle legioni, l’antica strada divenne col tempo un’importante via economica-commerciale per tutti i territori interessati. Tra questi, anche l’odierno Trentino-Alto Adige, luogo in cui si congiungevano due differenti arterie della strada romana. La Via Claudia Augusta è, infatti, l’unica strada romana avente due distinti punti di partenza: Altino sul Mare Adriatico (Via Claudia Augusta Altinate) e Ostiglia sul Po (Via Claudia Augusta Padana). All’altezza di Trento, precisamente a Martignano, poi, le due arterie stradali si univano, per proseguire insieme e raggiungere Augusta Vindelicum (Augsburg in Baviera) e le sponde del Danubio.

A testimonianza di ciò, due pietre miliari rinvenute a Rablà, in Alto Adige, e a Cesiomaggiore presso Feltre, in Veneto, che riportavano i nomi delle strade, il loro percorso, i punti di partenza e di arrivo, il committente e la data di costruzione della lunga via.

Una via molto importante, scrigno di storia e cultura. Ma come contribuire a mantenere viva nel tempo la sua memoria e a garantire la sua conoscenza?

Un modo lo ha trovato la Pro Loco Cà Comuna del Meanese attraverso la realizzazione di un progetto chiamato “Inclusività sulla Via Claudia Augusta”. Il progetto, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dalla Provincia Autonoma di Trento, è volto alla conoscenza del territorio secondo molteplici punti di vista, prendendo in considerazione l’aspetto storico-culturale, quello dell’accessibilità e dell’escursionismo condiviso.

In quest’ottica, la Pro Loco Cà Comuna del Meanese ha dato vita a diverse iniziative per riqualificare il tratto della Via che percorre il territorio della Circoscrizione di Meano. Un esempio è la ridefinizione del percorso al fine di renderlo accessibile anche a persone con disabilità sensoriale e motoria e a famiglie con bambini piccoli. La mappatura del sentiero e la valutazione del grado di accessibilità e percorribilità è opera dei ragazzi dei servizi Anffas “Progetto Per.La” e “CSE Madonna Bianca”, i quali si impegnano anche a suggerire eventuali proposte risolutive.

Per raccontare il territorio, sono stati installati pannelli tematici dotati di tecnologia ETR Easy to read, un linguaggio più comprensibile e facilitato. Punto di riferimento per l’aspetto comunicativo è l’associazione di promozione sociale Ecomuseo Argentario. Interessante è anche il coinvolgimento con gli studenti della classe 3A del liceo linguistico Scholl, i quali si sono occupati di tradurre i testi esplicativi in inglese e in tedesco.

Esperienze all’insegna dell’inclusività verranno poi realizzate assieme a REMOOVE, che metterà a disposizione le sue special bike per far vivere il territorio in maniera alternativa anche alle persone con disabilità.

Questi sono solo alcuni esempi delle realtà locali coinvolte in un progetto che vuole far rivivere un antico bene comune quale è la Via Claudia Augusta. Grazie ad una valorizzazione attenta all’aspetto dell’inclusività ed accessibilità, questa antica via romana verrà vissuta da tutta la comunità!