di Alessia Banal
Negli scorsi mesi la Pro Loco Monte Bondone si è impegnata in un progetto di valorizzazione del territorio attraverso il ripristino di due sentieri sulle pendici del Monte Bondone: un modo serio e professionale per incidere in modo concreto sulla crescita territoriale.
Sergio Cosa, presidente della Pro Loco, ci parla dell’iter messo in atto dalla Pro Loco e delle tante possibilità future di questo progetto.
La Pro Loco Monte Bondone apre l’attività del 2018 presentando al pubblico un progetto semplice: il ripristino di due sentieri storico naturalistici abbandonati, da cui in futuro far partire un cammino che da Trento porti al Lago di Garda.
La Pro Loco Monte Bondone cerca di dare esempio di cittadinanza attiva con un progetto che dà risalto al territorio e alle sue specificità: il ripristino di due sentieri storico naturalistici da Vason al Palon. Un’idea che nasce dal socio Franco Zobele e che la Pro Loco ha sostenuto a spada tratta finanziando la fase progettuale e facendola inserire, perché sia attuata, nel Masterplan per la riqualificazione del Bondone.
Valorizzare l’area del Bondone per renderla più attrattiva per cittadini e turisti è sempre stato uno dei principali obiettivi della Pro Loco, che fin dalla sua fondazione si è sempre messa in gioco con progetti volti alla tutela e allo sviluppo territoriale. Questo progetto dal sapore nuovo e peculiare, curato dall’ing. Roberto Cimadom, è stato appoggiato con interesse dalla Soprintendenza dei Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento, dall’Asuc di Sopramonte e dalla Circoscrizione del Bondone. La Montagna di Trento, come è stato sottolineato dal presidente della Pro Loco Sergio Costa durante la conferenza stampa (tenuta presso la Federazione delle Pro Loco lo scorso 26 gennaio), è estremamente ricca di risorse che, se utilizzate nella giusta maniera, potrebbero portare ad un potenziamento e miglioramento di tutta l’area, con indubbie ricadute positive in termini di frequentazione e fruizione. La Pro Loco ha proposto a questo scopo il recupero di due percorsi storici costruiti dall’esercito austroungarico ai primi del ‘900, che collegano Vason alla cima Palon: il sentiero/mulattiera del Mugon, che sale dal versante sinistro della cima e in parte già percorribile, e quello delle Trincee e delle Caverne, sul versante destro, dove si possono ancora vedere resti di fortificazioni e sei grotte ad uso militare.
I punti a favore della realizzazione di questo progetto sono molteplici: dalla valorizzazione territoriale, al potenziamento dell’offerta sportiva e del turismo “slow” del Bondone (i due sentieri potrebbero essere praticati a piedi durante la bella stagione, ma anche in inverno con ciaspole o sci d’alpinismo), alla riscoperta di luoghi storici quali importanti testimonianze per mantenere viva la memoria, fino alla possibilità di godere di ottime vedute panoramiche da molteplici piazzole che si incontrano lungo i due tracciati. Inoltre, l’idea sarebbe anche quella di riuscire ad inserire questi due sentieri in un itinerario ancora più ampio, da svolgersi in 4 o 5 tappe, che colleghi Trento al Lago di Garda usufruendo delle strutture già esistenti per pernottamenti e ristori.
A questi due progetti la Pro Loco ha unito anche quello della strada pedemontana del Palon, vale a dire la storica ed originale strada militare che portava alle caserme austroungariche delle Viote, strada tutt’ora bianca e praticabile solo a piedi: una bellissima passeggiata, pianeggiante, completamente esposta al sole, con un panorama favoloso e molto frequentata, da turisti e non, durante l’estate, ma anche in inverno.
Questo è il fare della Pro Loco Monte Bondone: proporre nuove idee e metterle a disposizione della comunità. Il renderle concrete, poi, è forse la cosa più semplice, basterebbero solo tre ingredienti: buona volontà, visione e un pizzico di ambizione. Con questo mix si avrebbero grandi risultati positivi.
Lascia un commento