Metti il dialetto… a teatro

L’evoluzione del teatro dialettale attraverso i secoli e il ruolo che ha ricoperto nelle attività delle nostre Pro Loco.

Teatro e dialetto rappresentano una combinazione vincente in ambito drammaturgico sin dal Settecento, quando il commediografo Carlo Goldoni, pioniere del settore, volle rendere le rappresentazioni teatrali più realistiche e coinvolgenti per il pubblico, sfruttando come espediente proprio la lingua vernacolare. Il successo che ne è derivato ha spinto numerosi altri autori a creare delle opere che facessero del dialetto uno strumento per avvicinare ulteriormente gli spettatori e trasmettere meglio le emozioni del palco, dando così vita a un vero e proprio genere teatrale del tutto nuovo.

eduardo de filippo

Con Eduardo De Filippo, verso la metà del Novecento, questa forma di intrattenimento infranse i confini regionali e, da fenomeno locale, acquisì portata nazionale: fu la nascita del teatro dialettale moderno che ha in seguito ridefinito i tratti del teatro italiano e conquistato svariati drammaturghi del calibro di Dario Fo, che fece ricorso proprio agli idiomi vernacolari per reinventare lo stile recitativo “Grammelot”.

Parlando di autori delle nostre zone, invece, spiccano certamente le figure di Loredana Cont, che ha firmato numerose opere teatrali apprezzatissime anche all’estero, e Antonia Dalpiaz, commediografa e critica teatrale che ha infuso il suo amore per i regionalismi anche nelle sue celebri poesie. Sono loro i nomi che si celano dietro molti degli spettacoli in dialetto rappresentati sui palcoscenici trentini.

Anche le nostre Pro Loco hanno sempre coltivato un particolare interesse per l’arte istrionica in dialetto, organizzando nel corso degli anni diversi spettacoli teatrali che celebrassero la parlata locale.

È il caso della Pro Loco di Cles, che in passato ci ha entusiasmato diverse volte con le commedie amatoriali in dialetto allestite presso il suo “Cinema Teatro”, o la Pro Loco di Spormaggiore, che nel 2019, poco prima della pausa forzata dovuta alla pandemia, aveva organizzato la rassegna “Tutti a Teatro”: due appuntamenti dedicati alla commedia dialettale trentina con le esibizioni della filodrammatica “La Grinta” di Arco e della compagnia “Argento vivo” di Cognola.

RavinaTeatro

Immancabile anche la Pro Loco di Ravina, che da 10 anni realizza rassegne teatrali di grande successo con opere tradotte in dialetto e portate sul palco dalle compagnie amatoriali del luogo, intervallate da cicli di incontri a tema con esperti del settore per approfondirne le tematiche.

Il teatro dialettale è quindi sicuramente rappresentativo dell’identità culturale dei nostri territori e parte integrante delle attività Pro Loco, ma non solo. Questa forma di intrattenimento si è rivelata anche fenomeno di condivisione e supporto sociale, come ha ampiamente dimostrato la compagnia teatrale “Zinzola” di Folgaria, che nel 2020 ha messo a disposizione sulla propria pagina Facebook una selezione di spezzoni di commedie in dialetto trentino tratte dal loro repertorio, per donare al proprio pubblico attimi di simpatia anche in un contesto difficile come quello della pandemia. Con il venir meno delle restrizioni anti-covid, sono fortunatamente riprese le rappresentazioni dialettali in presenza, permettendo così alle compagnie teatrali locali di tornare a raccontare le storie della nostra tradizione con le nostre parole.