Da ormai quasi sessantacinque anni, nella piccola frazione di Verla, si festeggia la Festa dell’Uva. Una manifestazione che celebra il complesso e faticoso lavoro della vendemmia attraverso tre giorni all’insegna dell’enogastronomia e del folklore.
di Stefano Michelon
La sfilata
Il fulcro principale e che porta ogni anno migliaia di spettatori da tutta Italia è la sfilata dei carri allegorici. La domenica pomeriggio infatti, l’intero abitato di Verla si anima di colori vivaci, musica e divertimento. I tanti gruppi allestitori, composti per lo più da abitanti del territorio della Valle di Cembra, sfilano per le vie del paese con originale fantasia rendendo omaggio al duro lavoro della raccolta dell’uva.
La sfilata è ormai un evento radicato nel cuore degli abitanti della Valle di Cembra, è infatti attesa con fermento già dai primi giorni dell’estate. E’ un’ottima occasione per esprimere il proprio pensiero e dare vita alle proprie idee. Durante il periodo dei preparativi nascono e si scoprono talenti che ogni persona possiede. E’ anche una sfida per mettersi in gioco, dove il lavoro di squadra fa la differenza, dove una domenica di settembre si vivono momenti ed emozioni che si ricorderanno nel tempo.
Ma come ha fatto a diventare un evento così importante e sentito nel cuore degli abitanti trentini? Facciamo un passo indietro:
Le origini della sfilata
Sono le ore 15:00 di giovedì 10 maggio 1956, nella frazione di Verla si riuniva il direttivo della neonata Pro Loco di Giovo, che allora aveva come presidente l’Ing. Tommaso Marchi.
L’idea di realizzare una manifestazione per celebrare la vendemmia, era già nelle menti del direttivo dell’associazione, ma soltanto un anno e mezzo dopo, il 14 settembre 1958, si apriva ufficialmente la prima edizione della Festa dell’Uva.
“Negli anni la sfilata ha permesso al pubblico di viaggiare con la mente e con la fantasia, nel tempo e nello spazio.”
La risposta della comunità in termini di aiuto concreto ed economico fu grandissima, tutti gli abitanti erano coinvolti nella realizzazione: dall’allestimento della festa alla sfilata. Molto importante fu la collaborazione dei gruppi allestitori, che si misero subito all’opera nel realizzare dei carri in omaggio alla regina dell’evento, l’Uva.
Il gruppo vincitore della prima edizione fu il carro della frazione di Ceola, che, prendendo spunto da alcuni avvenimenti scritti nella Bibbia, presentò una rivisitazione del ritorno alla terra promessa con un grande grappolo d’uva portato a spalla. Inutile negare che fu un successo per l’intero territorio della Valle di Cembra, diventando così un appuntamento fisso e atteso che si rinnova da oltre sessantaquattro anni.



La sfilata nel corso del tempo
Negli anni la sfilata ha permesso al pubblico di viaggiare con la mente e con la fantasia, nel tempo e nello spazio, dall’Egitto alla Cina, dall’antica Roma ai corsari. In questo lungo periodo di festa si sono susseguiti tantissimi carri che hanno raccontato storie e paesaggi differenti ma sempre con un unico filo conduttore, L’UVA.
Il ricambio generazionale è ormai automatico, i ragazzi che ora fanno parte dei gruppi allestitori, un tempo erano i bambini che si trovavano a fare i figuranti nelle sfilate passate. La maggior parte delle persone che vivono nel Comune di Giovo si sono trovate, direttamente o indirettamente, a far parte della sfilata, chi per un aiuto economico, chi per la realizzazione dei vestiti, chi per il trucco e parrucco, insomma è veramente un evento che tocca tutta la comunità ed è proprio grazie ad essa che si può ancora festeggiare.
I gruppi allestitori
La sfilata è diventata così nel tempo un appuntamento atteso da tutta la comunità, un’emozione da provare e raccontare: per lunghi mesi i preparativi vanno avanti quasi di nascosto, nelle case e nei garage, con discrezione assoluta. Di notte le cantine di paese si animano, diventano improvvisamente delle grosse fucine dove si progettano e costruiscono i vari elementi che compongono il carro allegorico.
Poi arriva la domenica della sfilata, svegli all’alba per iniziare a preparare trucco e parrucco. E’ il giorno delle votazioni e del confronto. L’ansia e la tensione di dare il massimo si fanno sentire, i dubbi e le perplessità di aver tutto in ordine e tutto pronto sul carro, accompagnano il gruppo durante la messa in opera degli ultimi preparativi.
Ma poi ecco che si giunge all’ingresso del viale principale, il pubblico è in visibilio, la musica e i colori vivaci rendono il tutto magico e surreale, è il momento in cui vengono ripagati tutti i sacrifici e il duro lavoro dei mesi prima, ed è lì che ci si ricorda perché questo evento è ormai radicato nel cuore di tutti.
In conclusione la Festa dell’Uva e in particolare la sfilata, grazie alle tante persone che ogni anno impiegano tempo e passione, è diventata un evento atteso da tutta la Comunità, un punto di riferimento dove novità e tradizione si fondono per dare vita a un qualcosa di unico.
Dove in un weekend di settembre, un piccolo paese della Valle di Cembra chiamato Verla di Giovo, ospita migliaia di spettatori provenienti da tutta Italia. E’ un momento per omaggiare l’Uva e il vino, perché alla fine quello che rimane è una grande festa di tutti e per tutti.



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