Il ricordo di un Carnevale speciale

Una giornata da ricordare per le Pro Loco della Valle dei Mocheni quella del 5 marzo del 2019, che ha visto il loro Betschato, l’antico rito carnevalesco di Palù del Fersina, andare in scena in Piazza San Marco a Venezia.

L’occasione l’ha fornita l’UNPLI, con l’iniziativa “I Carnevali della tradizione” che vede i carnevali tradizionali d’Italia protagonisti di uno spettacolo lungo un pomeriggio intero in scena sul prestigioso palco di Piazza San Marco. Un’iniziativa che si situa nella complessiva opera di recupero, tutela e valorizzazione del patrimonio immateriale culturale avviata da tempo dall’Unione Nazionale delle Pro Loco: un’attività riconosciuta dall’UNESCO presso cui l’Unpli è accreditata.

Tra i 6 gruppi selezionati per la seconda edizione dell’evento ha figurato anche il Trentino, con appunto l’antico carnevale di Palù del Fersina.

Da spettacolo riservato ad una comunità di poche centinaia di persone ad evento realizzato davanti ad un pubblico di oltre diecimila spettatori da tutto il mondo. Lo spettacolo mocheno è stato rappresentato a Venezia in via del tutto eccezionale: era la prima volta che usciva dai confini del paese (è stato portato una sola volta in Germania). L’irriverente e scoppiettante piéce è stata una riproposizione riadattata del rito che si svolge ogni anno il martedì grasso a Palù del Fersina, ed ha visto la partecipazione delle tre maschere tipiche (il vecchio, la vecchia e il raccoglitore di uova) accompagnate dalle danze e dalle musiche tradizionali.

Eccezionale anche la partecipazione di accompagnatori e volontari della Valle presenti a Venezia, che hanno superato la settantina di persone, a riprova del grande coinvolgimento di tutta la comunità mochena nell’iniziativa: tra loro Walter Moser, del Consorzio Pro Loco Valle dei Mocheni, il quale ha affermato che “partecipare al Carnevale di Venezia ha permesso di mettere in contatto due mondi distantissimi, uno fatto di piccole particolarità e di comunità raccolte, ed uno fatto di influenze diverse e globalizzazione.” La comunità mochena ha portato a casa da questa esperienza stimoli nuovi e una nuova consapevolezza rispetto alle sue tradizioni, viste non più solo come cardini dell’identità locale, ma anche come tasselli costitutivi del patrimonio immateriale nazionale di cui tutto il Paese è beneficiario.