gran carnevale di storo

Il Gran Carnevale di Storo

Nato quasi per gioco il Gran Carnevale di Storo è ad oggi riconosciuto a livello europeo: probabilmente quel gruppetto di amici che verso la fine degli anni ‘60 diede vita alla prima sfilata di carri non se lo sarebbe mai immaginato. L’idea del Carnevale nacque da un desiderio: quello di rendere davvero unica e speciale la festa del Carnevale. Fu così che vennero realizzati i primi carri che raccontavano il gossip del paese, le attualità della nazione, e a volte delle stupende burlesque sui personaggi del paese o sull’attualità. Negli anni l’idea è cresciuta, fino a diventare la più grande sfilata di carri statici d’Europa.

Tra gli elementi più importanti della sfilata vi è sempre stata la musica: si è passati dai suoni più tradizionali delle fisarmoniche, alle orchestre che facevano ballare il liscio, fino ad arrivare ai DJ di fama internazionale.

Con gli anni non era solo cambiata la musica, ma la portata di questa grande festa, che di anno in anno ha accolto sempre un maggior numero di spettatori. Nel 2019, sono stati oltre 7000 gli ospiti intervenuti da Trentino e Lombardia per assistere alla sfilata.

Capofila dell’evento è la Pro Loco di Storo M2, che con impegno porta avanti questa tradizione, coinvolgendo anche le nuove generazioni: da qualche anno infatti c’è anche una sfilata dei bambini. Abbiamo chiesto ai volontari della Pro Loco quale sia lo spirito che si respira per le vie di Storo durante i giorni di Carnevale e ci hanno risposto in questo modo:

“Storo è un paese che ama il suo Carnevale e che si impegna con entusiasmo per far rivivere ogni anno la gioia di questa festa. Fermento e trepidazione animano gli spiriti dei figuranti già molto tempo prima la sfilata. Infatti i lavori di allestimento dei carri, lo studio delle coreografie e la scelta dei costumi impegna la stragrande maggioranza degli storesi che con impegno e risorse si preparano per contribuire al meglio alla riuscita di questa grande festa di paese. Lo spirito di allegria e di satira che accompagna il carnevale permette di capovolgere per qualche ora l’ordine sociale prestabilito: il paese per qualche giorno è nelle mani delle maschere che prendono possesso delle strade e catturano l’attenzione degli spettatori incuriositi e divertiti. È questo che ci piace di più del carnevale: attraverso maschere e travestimenti, ci permette una volta all’anno di essere qualcun altro, di sognare di esserlo.” ci racconta il volontario Nicola Zontini.

Il programma della festa è molto ricco: oltre alle sfilate dei carri, ogni anno il paese si infiamma per una settimana con spettacoli, punti ristoro e l’immancabile polenta carbonera distribuita da “i polenter”. La Pro Loco ha bisogno del sostegno di tutti per realizzarlo al meglio: volontari, vigili del fuoco, carabinieri, cuochi… Una festa in grado di coinvolgere e rendere attiva un’intera comunità.