vigo cavedine

Il borgo e la sua Pro Loco: un intreccio indissolubile

Quarant’anni insieme. La Pro Loco Vigo Cavedine ci racconta il legame con il suo paese, iniziative, progetti e storie del suo angolo di Trentino.

Un piccolo borgo ma con una Pro Loco energica e longeva. A Vigo Cavedine, infatti, la Pro Loco è operativa dal 1977, quando alcuni abitanti decidono di creare un’associazione per la valorizzazione e la salvaguardia del territorio. Ormai le 40 candeline sono state spente, ma nonostante gli anni siano trascorsi, svariati direttivi si siano susseguiti ed i tempi e le mode siano cambiati, l’associazione è ancora attiva più che mai ed animata da persone giovani e volenterose, disposte a dedicare il proprio tempo e le proprie forze per portare avanti questo progetto con passione ed impegno. Uno dei risultati più importanti raggiunti negli anni è la realizzazione di una sede per la Pro Loco, completa di tutto per poter essere attivi in qualunque situazione climatica. Attualmente la sede è presso il centro sportivo del paese, dove è stata realizzata una grande tensostruttura di proprietà, corredata di cucina professionale fissa, in cui organizzare le varie manifestazioni. Con una sede così a disposizione e con i tanti volontari presenti in paese, non potevano che nascere tante manifestazioni ed attività.
Durante tutto l’anno la Pro Loco si dedica a numerose attività di manutenzione e valorizzazione del centro del paese, oltre che collaborare con le associazioni locali a tutte le occasioni di socialità organizzate in paese.  Gli eventi della nostra Pro Loco iniziano con la tipica “sgnocolada” di Carnevale, e proseguono a fine maggio con la festa Afrovalley, evento che vede la presenza dei più importanti djs della scena afro del nord Italia, che riscuote sempre un grandissimo successo.  L’estate è scandita dalla Festa del Vicino a Malga Pian, la seconda domenica di agosto, che offre un pranzo conviviale in collaborazione con la “Vicinia Donego”, per onorare il lascito leggendario di Cubitosa d’Arco a tutti i “vicini” e far conoscere lo splendido maso e la montagna che sovrasta l’abitato; e dalla Sagra della Natività di Maria, che si svolge ogni anno il secondo weekend di settembre e che vede tre giorni di musica e festa che si concludono con lo squisito “pranzo della sagra” ( che quest’anno prevede bis di bigoli al ragù di corte e orzotto gorgonzola pere e noci, civiero di selvaggina e brasato di manzo con polenta della valle dei Laghi). In occasione della natività di Maria, per tradizione, i “coscritti” che entrano nella maggiore età, si prendono cura della realizzazione delle “Arche” per addobbare l’arrivo della solenne processione con la statua della Madonna per le vie del paese.  Quest’anno, nell’ambito della sagra, si organizzano due serate con ospiti d’eccezione due importanti band nazionali: venerdì 7 i marchigiani Lennon Kelly, già acclamati come “i Flogging Molly d’Italia”, mentre sabato 8 il palco è tutto per i Bastard Sons Of Dioniso, trentini DOC che non necessitano di presentazioni.

La Vicinia Donego

A proposito di Festa del Vicino bisogna ricordare che nella nostra frazione, un particolare significato storico, economico e giuridico riveste la “Vicinia Donego”, un’istituzione che svolge la sua attività da più di 700 anni. La sua origine, che si dibatte fra storia e leggenda, è documentata da alcune pergamene fin dal 1332 e si rifà al lascito che sarebbe stato lasciato ai paesani di Vigo Cavedine dalla contessa Cubitosa d’Arco, vissuta tra il 1236 e il 1266.  La vicenda di Cubitosa è storicamente documentata e a riprova della veridicità di questa storia travagliata, Romano Turrini è riuscito a recuperarne il testamento, datato 28 luglio 1266. In esso la Contessa, malata e costretta a letto disereda i suoi cugini e li accusa di aver rinchiuso in carcere il padre Riprando causandone la morte. Nel testamento Cubitosa lascia tutto alla chiesa tridentina, anche se il principe vescovo di Trento, presso cui si era rifugiata dopo essere scappata dal cugino, non l’aveva protetta del tutto. Un gruppo di abitanti del paese di Vigo Cavedine, diede allora aiuto alla contessa durante un periodo di esilio; la stessa, per sdebitarsi, lasciò alle famiglie che l’aiutarono questo feudo, che divenne di proprietà fondiaria collettiva e non comunale. Oggi fanno parte della Vicinia i discendenti (chiamati “vicini”) delle antiche famiglie di Vigo Cavedine, proprietari di un’ampia porzione di montagna sopra l’abitato, in gran parte bosco, oltre a prati e una malga. Da quei lontani tempi ad oggi, la Vicinia Donego ha sempre funzionato nel rispetto delle vecchie regole, cercando di gestire nel migliore dei modi questo importante patrimonio ed esercitando per i soci l’esercizio dell’uso civico.